Confronto tra prestiti bancari e cessione del quinto: quale conviene nel 2025?

Introduzione: quando un prestito diventa una scelta strategica

Ottenere un finanziamento nel 2025 è diventato un processo sempre più personalizzato e, allo stesso tempo, strategico. Con un mercato del credito in continua evoluzione, le famiglie italiane si trovano spesso di fronte a una scelta cruciale: optare per un prestito personale classico o per una cessione del quinto dello stipendio o della pensione?

Queste due formule, sebbene simili nell’obiettivo – cioè fornire liquidità – differiscono profondamente nelle modalità, nei destinatari, nei tassi di interesse, nella flessibilità e nelle garanzie richieste. Conoscere queste differenze non è più solo utile: è indispensabile per chi desidera prendere decisioni consapevoli e tutelare il proprio bilancio familiare.

Nel corso di questa guida entreremo nel merito di ogni aspetto, fornendo esempi concreti, tabelle comparative, casi reali, simulazioni di rata e uno strumento interattivo per scegliere la soluzione più adatta al tuo profilo.


2. Prestito personale: flessibilità pura per chi ha reddito dimostrabile

Il prestito personale è una forma di finanziamento non finalizzato. Questo significa che l’importo richiesto può essere speso liberamente, senza dover giustificare l’acquisto di uno specifico bene o servizio. È la formula ideale per chi ha esigenze diverse: dalla ristrutturazione della casa, alle spese sanitarie, fino al consolidamento dei debiti.

Nel 2025, il prestito personale continua a essere uno strumento molto richiesto grazie alla sua velocità e flessibilità. Banche e finanziarie consentono oggi di fare tutto online: dalla simulazione alla firma digitale, passando per l’upload dei documenti. Il tempo medio di erogazione? Spesso inferiore a 48 ore.

I requisiti, tuttavia, restano stringenti: serve una buona storia creditizia, un reddito regolare (stipendio o attività autonoma), e talvolta un garante, soprattutto per importi elevati. Gli importi vanno da 1.000 a 75.000 euro, con durate che variano da 12 a 120 mesi.


3. Cessione del quinto: la soluzione sicura e controllata

Diverso è il discorso per la cessione del quinto. Qui non si parla più di flessibilità, ma di sicurezza – per la banca e, in parte, anche per il richiedente. La cessione del quinto è un prestito concesso esclusivamente a chi percepisce uno stipendio fisso o una pensione. La rata viene trattenuta direttamente dalla busta paga o dal cedolino della pensione, e non può superare il 20% del reddito mensile netto.

Questo meccanismo offre una garanzia concreta all’ente erogatore, che si tutela anche attraverso una polizza assicurativa obbligatoria, che copre i rischi di decesso o perdita del lavoro. Proprio per questo, anche chi ha avuto disguidi finanziari in passato (es. iscrizione in CRIF) può spesso ottenere una cessione del quinto senza problemi.

Nel 2025, la cessione del quinto resta una delle poche strade percorribili per pensionati, lavoratori dipendenti con reddito basso e anche cattivi pagatori. Tuttavia, è una formula vincolante, più lenta nei tempi di erogazione e non adatta a chi ha contratti a termine o lavora come autonomo.

4. Differenze fondamentali: chi può fare cosa?

Quando ci si trova a scegliere tra un prestito personale e una cessione del quinto, la domanda principale è: “Quale dei due prodotti è accessibile nel mio caso?”

Per rispondere, confrontiamo i criteri fondamentali.

Caratteristica Prestito Personale Cessione del Quinto
Reddito necessario Qualsiasi (anche autonomo) Solo stipendio o pensione
Garanzie richieste Alta (busta paga o garante) Garanzia implicita nello stipendio
Età massima 70–75 anni Fino a 85 anni (se pensionato)
Accesso per segnalati CRIF Difficile Possibile
Modalità di rimborso Addebito da conto corrente Trattenuta diretta

5. Tassi di interesse: quale costa di più?

Uno degli aspetti più dibattuti riguarda i tassi di interesse. In linea generale, la cessione del quinto offre tassi più bassi, in quanto il rischio per l’ente erogatore è minimo. Ma attenzione: il tasso nominale (TAN) spesso nasconde costi accessori elevati, come l’assicurazione obbligatoria o le spese di intermediazione.

Il prestito personale può avere TAN e TAEG più alti, ma anche meno spese accessorie. Inoltre, è possibile trovare promozioni temporanee molto vantaggiose, soprattutto per importi elevati o clienti fidelizzati.

Nel 2025, secondo l’osservatorio credXperts.it, il TAEG medio di un prestito personale in Italia è compreso tra 6,5% e 11%, mentre per la cessione del quinto si attesta tra 4,5% e 7%, ma con un costo totale che può avvicinarsi a quello dei prestiti ordinari.

6. Durata e importo: quanto si può ottenere?

Anche su questo fronte le differenze sono significative.

Con il prestito personale, si può ottenere anche un importo elevato (fino a 75.000 €), ma solo se si dispone di una capacità di rimborso elevata. La durata è flessibile: si può scegliere tra 1 e 10 anni.

La cessione del quinto, invece, vincola l’importo alla busta paga o alla pensione. La rata massima, come già detto, non può superare 1/5 del netto. Di conseguenza, l’importo massimo ottenibile è il frutto di una formula matematica.

Per esempio:

Se guadagni 1.600 € netti al mese, la rata massima è 320 €. Con una durata di 10 anni, puoi ottenere circa 30.000–35.000 € netti, a seconda del TAEG applicato.


7. Tempi di erogazione: chi è più veloce?

Qui non c’è confronto: vince il prestito personale.

Nella maggior parte dei casi, la procedura è completamente digitale: si compila il modulo online, si inviano i documenti e – in caso di approvazione – il bonifico arriva in conto entro 24–72 ore.

La cessione del quinto è invece una procedura burocratica più lunga: serve il consenso del datore di lavoro o dell’INPS, l’attivazione della polizza, il controllo delle trattenute, e spesso si passa attraverso agenzie di intermediazione.

La media dei tempi? Circa 10–15 giorni lavorativi per ricevere la somma.

A chi conviene la cessione del quinto nel 2025?

La cessione del quinto è particolarmente vantaggiosa per una fascia specifica di utenti. Pensiamo ad esempio a:

  • Pensionati con un’età avanzata ma ancora autonomia economica;
  • Dipendenti pubblici o statali con contratto a tempo indeterminato;
  • Cattivi pagatori, ossia soggetti con segnalazioni nei sistemi di informazione creditizia (come CRIF o Experian), che non riescono ad accedere a un prestito tradizionale.

Nel 2025, con l’aumento delle richieste di rinegoziazione dei debiti e il maggior controllo da parte delle banche, la cessione del quinto resta una delle poche soluzioni stabili, grazie al sistema di rimborso garantito. È quasi impossibile “dimenticarsi” una rata, e l’assicurazione obbligatoria tutela entrambe le parti.


9. Quando è meglio scegliere un prestito personale?

Al contrario, il prestito personale si adatta bene a profili più flessibili e digitali, come:

  • Giovani lavoratori con contratti solidi e redditi crescenti;
  • Liberi professionisti e partite IVA, che non hanno accesso alla cessione del quinto;
  • Chi necessita di tempi rapidi e importi medi (tra 3.000 e 15.000 €).

Inoltre, chi ha già altri finanziamenti in corso può spesso richiedere una rinegoziazione o un consolidamento con un prestito personale, anziché una nuova cessione. Questo permette una maggiore libertà nella gestione del budget mensile.


10. Esempio pratico: confronto tra due profili

Prendiamo due casi concreti.

Mario, 62 anni, pensionato INPS. Ha bisogno di 20.000 € per aiutare la figlia a comprare casa. La sua pensione è di 1.500 € netti al mese. Con la cessione del quinto, la rata massima è 300 €, e grazie al tasso agevolato per pensionati, ottiene il prestito in 15 giorni con una durata di 84 mesi.

Giulia, 34 anni, impiegata a tempo indeterminato. Ha uno stipendio netto di 1.700 € e vuole ristrutturare il bagno. Richiede 10.000 € tramite prestito personale: tutto avviene online, riceve la somma in 48 ore con un TAEG del 7,9%.

Risultato: entrambi ottengono il prestito, ma Mario avrebbe avuto difficoltà con un prestito personale per via dell’età e della segnalazione CRIF ricevuta anni fa.


11. Tabelle comparativa: offerte reali 2025

Qui una tabella HTML con alcune delle offerte indicative più comuni nel mercato 2025 (i valori sono esemplificativi e aggiornabili):

Banca/Finanziaria Tipo prestito Importo Durata TAEG Rata mensile
Findomestic Prestito personale 10.000 € 72 mesi 7,2% 173 €
Agos Cessione del quinto 20.000 € 120 mesi 5,1% 214 €
Intesa Sanpaolo Prestito personale 15.000 € 84 mesi 6,9% 223 €

12. Vantaggi fiscali e assicurativi

La cessione del quinto obbliga il cliente a sottoscrivere una polizza assicurativa (vita e rischio impiego), ma nel 2025 questa voce è interamente deducibile in sede di dichiarazione dei redditi. Inoltre, in caso di decesso o invalidità permanente, l’assicurazione estingue il debito residuo.

Il prestito personale, invece, non impone questa copertura, ma spesso viene consigliata. Anche in questo caso, se sottoscritta, la detrazione IRPEF è ammessa per una parte del premio.


13. Errori da evitare

Molti utenti confondono la cessione del quinto con una semplice rata bassa. In realtà, occorre verificare il TAEG reale e non lasciarsi attrarre solo dalla rata mensile. Alcuni contratti, infatti, prevedono costi accessori nascosti, come commissioni elevate o penali di estinzione anticipata.

Altri errori comuni:

  • Richiedere prestiti multipli senza calcolare l’indebitamento totale;
  • Non leggere il contratto assicurativo;
  • Firmare in fretta, senza confrontare più preventivi.

14. Posso estinguere in anticipo?

Sì, sia nel caso del prestito personale che nella cessione del quinto è possibile rimborsare anticipatamente il debito residuo. Tuttavia, nel caso della cessione, vanno richieste le quote assicurative residue e calcolata un’eventuale penale.


15. E se perdo il lavoro?

Nel prestito personale, in caso di perdita del lavoro e assenza di assicurazione, il rischio di insolvenza è a carico del cliente.

Nella cessione del quinto, invece, entra in gioco la polizza obbligatoria: l’ente assicurativo si farà carico del pagamento delle rate restanti, entro i limiti del contratto.


16. Cosa succede in caso di decesso?

Anche in questo caso, le differenze sono notevoli. Nella cessione del quinto, la copertura vita estingue completamente il debito. Gli eredi non rispondono del prestito.

Nel prestito personale, invece, se non si è sottoscritta una copertura assicurativa sulla vita, il debito può ricadere sugli eredi legittimi, che però possono rinunciare all’eredità.


17. È possibile combinarli?

Sì, in alcuni casi si possono avere entrambi i finanziamenti attivi: una cessione del quinto e un prestito personale (ad esempio, come prestito integrativo). Ovviamente, bisogna rientrare nei limiti di sostenibilità del reddito e dimostrare una capacità di rimborso sufficiente.


18. Simulatore per la tua rata Mensile







19. FAQ

DomandaRisposta
Chi può accedere alla cessione del quinto?Dipendenti pubblici, privati con contratto indeterminato e pensionati.
Serve un garante?No, la trattenuta in busta paga è già una garanzia sufficiente.
È possibile estinguere anticipatamente?Sì, in entrambi i casi.
I cattivi pagatori possono ottenere un prestito?Sì, se si opta per la cessione del quinto.
Quanto tempo serve per l’erogazione?Da 48 ore (prestito personale) fino a 15 giorni (cessione del quinto).

20. Conclusione: quale scegliere?

Non esiste una risposta univoca. Tutto dipende dal tuo profilo, dalla tua situazione reddituale, dal tempo che puoi aspettare e dalla tua storia creditizia.

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  • Hai una pensione o uno stipendio fisso e vuoi un prestito sicuro? La cessione del quinto fa per te.

In entrambi i casi, credxperts.it è al tuo fianco per confrontare le offerte, simulare la rata e trovare il prestito più adatto a te.

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